La scoperta di Maya

By 4 Giugno 2016 Maggio 15th, 2018 Senza categoria

Conosco Maya da tempo, e ne sono stato sempre affascinato ed intimorito, in egual misura. Ho comunque sempre apprezzato le enormi potenzialità di questo potentissimo software per l’editing 3D.

D’altra parte mi sono sempre divertito e trovato a mio agio con 3D Studio Max, dove ho praticità con gli strumenti e le palette, dove riesco,  nella maggior parte dei casi, ad ottenere ciò che voglio e ad ottenerlo in tempi ragionevoli. Quindi perché andare a snidare il drago? Perché spendere un considerevole numero di ore nel frustrante tentativo di compiere una qualche operazione semplicissima? E quindi, alla fine, non ho mai voluto dare una chance a Maya. Beh questo, col senno di poi, è stato sicuramente un grande errore.

È capitato infatti, di dover creare un semplice modello 3D, ma di non aver installato sul computer (il portatile) una copia di 3D Studio Max.  Avevo però la possibilità di installare una versione dimostrativa di Maya 2014. Ho pensato che la modellazione di un oggetto semplice, da inserire all’interno di una presentazione, potesse essere fatta  in maniera decente, anche con un software a me sconosciuto. In fondo le tecniche di modellazione sono comuni a molti software, si tratta più che altro di vedere come vengono gestite e dove si trovano i comandi (che non è cosa da poco).

Alla fine, a parte il tempo necessario per l’installazione (quasi un’ora, visto che il mio portatile non è certamente una scheggia), il tempo impiegato per modellare, texturizzare e renderizzare l’oggetto non è stato di molto superiore a quello che avrei impiegato utilizzando 3D Studio. Mi ha tuttavia impressionato la semplicità di gestione di alcune funzioni, in Max sicuramente più contorte (vedi ad esempio la suddivisione delle superfici per l’applicazione delle texture). Ora, non voglio dire che Maya sia un software con una curva di apprendimento “morbida”, ma forse non è neanche quel dedalo di pannelli incomprensibili che immaginavo.

Calcolando che la modellazione non è neanche la punta di diamante di questo software (che deve la sua fama soprattutto al comparto di animazione oltre la resa stupefacente, specie se affiancato al potentissimo motore di rendering Arnold) e che magari, facendo un po’ di spazio sull’hard disk, potrei installare Maya anche sul computer “potente”, beh forse è arrivata l’ora di scoprire davvero Maya.

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